domenica 6 giugno 2021

Papas Francesco Solano - Dushko Vetmo

 



 di Fiorella De Rosa

Il 18 novembre 1914 nella comunità albanofona di Frascineto, cittadella calabrese posta ai piedi del monte Pollino nasce Francesco Solano. All’età di sei anni Francesco, perde la madre, Anna Maria Grisolia, che a soli 29 anni muore lasciandolo orfano insieme al fratellino minore Giovanni. Il padre, Luigino, rimasto vedovo con due bambini, qualche anno più tardi, nel 1921, si risposa con Giulia Gesualdi di Castrovillari. Terminate le scuole elementari, nel 1927, Francesco si trasferisce a Castrovillari, dalla nonna acquisita Annunziata Lo Tufo in Gesualdi, nell’antico palazzo di famiglia, per frequentare il Regio Ginnasio. Questo trasferimento è determinante per il suo futuro. Vivendo, infatti, accanto al Convitto vescovile dei Padri Orionini, Francesco trascorre buona parte delle sue giornate presso l’oratorio, partecipando alle attività ricreative dell’Istituto, dove conosce don Orione (1). L’amicizia e la stima maturata verso don Orione e l’Ordine, lo inducono ad entrare il 20 settembre del 1929 nell’Istituto degli Orionini Divin Salvatore a Roma, e a riprendere gli studi ginnasiali dapprima a Tortona e a Voghera poi a Montebello della Battaglia (PV), presso la Casa della Piccola Opera della Divina Provvidenza. Al termine del primo anno scolastico, il 29 luglio del 1930, don Orione lo riveste dell’abito orionino. Seguendo la propria vocazione religiosa, nel 1931 inizia il suo noviziato a Villa Moffa di Bra (CN), dove il 14 settembre 1932 emette la Prima professione accanto a don Orione. Parallelamente agli studi ginnasiali, Francesco coltiva lo studio per le lingue classiche, l’ebraico e l’arabo.

Destinato alla nascente missione sud-americana, Casa di Studio dell’Opera degli Orionini, come insegnante di latino e greco, il 23 febbraio 1935, Francesco parte per l’Argentina. Qui, nel giorno di Natale, il chierico Francesco Solano emette la Professione perpetua nella Casa noviziato di Lanus (Buenos Aires). Tra il 1937 e il 1941 completa gli studi di Teologia. L’11 novembre 1938 riceve gli Ordini minori, in rito romano, a Victoria, nonostante egli avesse chiesto a don Orione di voler diventare sacerdote di tradizione liturgica bizantina (2) Nel 1941 viene ordinato presbitero a Claypole, dove impara il giapponese.

Il 12 marzo 1940 muore a Sanremo don Orione.

Nel periodo compreso tra il 1941 e il 1946 importanti eventi segnano la vita di don Solano, che ne turbarono l’animo. Entrato in contatto con le comunità albanesi e italo-albanesi, dà vita ad Arbëria, giornale redatto in spagnolo e in albanese e inizia a studiare da autodidatta l’arabo, il persiano, l’inglese, il tedesco ed il francese. La morte di don Orione crea un forte stato di tensione tra don Solano e la Congregazione orionina. Infatti, le previste missioni in Oriente, a cui don Solano era destinato, vengono annullate. In conseguenza di ciò, Francesco chiede di passare al clero secolare e l’esclaustrazione definitiva dalla Congregazione della Divina Provvidenza.

Nel frattempo, avendo iniziato a comporre le prime poesie in albanese, Francesco decide di pubblicarle (1946) in un’unica raccolta dal titolo Bubuqe t’egra (Germogli selvatici) con lo pseudonimo di Dushko Vetmo.

«Il  16  marzo del  1951 la Curia arcivescovile gli concesse l’autorizzazione di far visita ai parenti per sei mesi. Giunto in Italia, don Francesco sollecitò mons. Giovanni Mele, vescovo dell’Eparchia di Lungro di tradizione liturgica bizantina, di chiedere alla Congregazione Orientale la risoluzione della sua situazione rituale. Il  rescritto della Congregazione Orientale, che autorizzava don Solano alla celebrazione in ambedue i riti (romano e bizantino), non si fece attendere molto (9 novembre 1951)» (3).

Il 7 maggio del 1954 Francesco chiede di trascorrere un anno in Europa. Una volta rientrato in Argentina, e divenuto sostituto parroco di Maipù, matura un’importante decisione: «[…] Il  20 agosto del  1955, adducendo come scusa il  grave stato di salute del  padre Luigino […] sollecitò il  permesso di tornare in Italia. Una volta giunto a Frascineto, deciso a non rientrare più in Argentina, fece istanza alla Congregazione Orientale di essere a disposizione della Congregazione stessa oppure di essere incardinato nella Diocesi di Lungro» (4).

Nel mese di marzo del 1956, la Congregazione Orientale, come richiesto, concesse a don Solano il ritorno definitivo al rito greco. Il 5 febbraio 1957 papas Solano viene nominato Parroco e Arciprete di Frascineto.

Egli continuerà ad esercitare il proprio ministero per molti anni ancora nella sua comunità di origine, insegnando contemporaneamente anche nel Seminario minore diocesano di San Basile.

Conosciuto in campo letterario sotto lo pseudonimo di Dushko Vetmo (in principio sotto quello di Paolo Illirico), Francesco Solano, uomo schivo e riservato, è stato un intellettuale colto, brillante e raffinato.

Ampia e variegata è stata la sua produzione scientifica sia in ambito linguistico che in ambito letterario e filologico. Qui ricordiamo alcuni suoi lavori quali il manuale per l’insegnamento dell’albanese Manuale di lingua albaneseElementi di morfologia e sintassiesercizi e cenni sui dialetti, Corigliano Calabro 1972, (2ª edizione: Cosenza 1988), e gli studi linguistici su I dialetti albanesi dell’Italia meridionale I – Appunti per una classificazione, Castrovillari 1979, Le parlate albanesi di San Basile e Plataci, Castrovillari 1979, La parlata albanese di Firmo, Castrovillari 1983.

Poeta, prosatore e traduttore fondò e curò le riviste letterarie in albanese, Vija e Arbëria; curò diverse opere di autori arbëreshë del secolo scorso.

Nel 1975, fondò e diresse fino al 1990 la Cattedra di Lingua e Letteratura albanese presso l’Università della Calabria, – che – che divenne un importante punto di riferimento scientifico e culturale, non solo per le comunità arbëreshe dell’Italia meridionale, ma per tutti gli studiosi italiani e stranieri. La presenza nell’Università della Calabria di tale cattedra, a cui fece seguito la cattedra di Dialetti albanesi dell’Italia meridionale, ha contribuito a rinsaldare, dalla metà degli ’70 del Novecento, i rapporti culturali delle comunità arbëreshe con le istituzioni accademiche e universitarie dell’Albania e del Kossovo, stipulando accordi di cooperazione scientifica e culturale tra l’Università della Calabria e l’Università di Tirana.

Favorì in ambito scientifico e culturale un fecondo rapporto di collaborazione interuniversitaria con la Cattedra di albanologia dell’Università di Palermo, diretta dal prof. Guzzetta, portando a realizzazione importanti e interessanti progetti didattici e di ricerca d’interesse comune.

Nel 1990, il Consiglio di Dipartimento di Linguistica, su richiesta del direttore prof. John Trumper, propone al Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia l’attribuzione del titolo di professore emerito di Lingua e Letteratura albanese al prof. Solano quale «Personalità insigne della scienza e delle lettere albanesi, a cui ancora una volta intende esternare pubblicamente e ufficialmente il suo sincero e riconoscente ringraziamento, per aver egli liberamente e generosamente optato di restare in servizio attivo, a costo di non lievi sacrifici, sino alla soglia del pensionamento, dando in questo modo oltre che un prezioso sostegno per fronteggiare l’emergenza didattica e organizzativa di questi anni nel Corso di Laurea in Lingue e della Facoltà, anche noi tutti che lo abbiamo avuto come maestro, collega ed amico, una impareggiabile lezione di stile e di vita». (5)

Nel 1991, il prof. Solano ricevette l’onorificienza di Prima Classe “Naim Frashëri”, massimo riconoscimento culturale, assegnatogli dal Presidium del Parlamento della Repubblica Popolare Socialista d’Albania.

Muore a Frascineto il 19 marzo 1999.

Nel 2000, l’Università di Tirana conferisce al prof. Solano la Laurea Honoris Causa alla memoria.

 

NOTE

(1) Don Luigi Orione è stato il fondatore della Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza. Da bambino frequentò l’oratorio di Valdocco, fondato e retto da don Bosco, del cui sistema educativo Luigi rimase affascinato, come pure di quello caritativo di Giuseppe Benedetto Cottolengo. In Calabria, fondò nel 1908, in seguito al catastrofico terremoto di Reggio Calabria e Messina, un orfanotrofio a Cassano allo Ionio (Cs) e nel 1924 l’Opera antoniana della Calabria per la cura degli orfani. Nel dicembre 1913 benedisse i primi orionini in partenza per il Brasile e successivamente fondò comunità orionine in Sudamerica, Argentina, Brasile, Uruguay, Rio de Janeiro, Puerto Mar del Plata e Buenos Aires e una colonia agricola a Rafat (Palestina). Fondò il Piccolo Cottolengo a Claypole (Buenos Aires) e stabilì scuole e collegi per i figli degli immigrati italiani a Mar del Plata (Buenos Aires) e a Rosario di Santa Fe. Nel 1935 dava inizio alla Piccola Opera a Cardiff, in Inghilterra, per l’assistenza agli emigrati italiani, e nel 1936 apriva una Casa a Shijak, in Albania. In Italia, istituì il Piccolo Cottolengo a Genova e successivamente a Milano. Il 19 febbraio 1940, colpito da un attacco di cuore, non si riprese. Morì a Sanremo il 12 marzo 1940. Cfr. Il Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 79 (2013), a cura di Ennio Apeciti.

(2) «Nel frattempo scoppiava la guerra e per mancanza di sacerdoti, non trovandosi in  loco alcun vescovo di rito greco, fui convinto a ricevere le S. Ordinazioni in rito romano, dietro mia richiesta e ricevuta promessa che, appena possibile, si sarebbe chiesto alla Congregazione orientale il mio ritorno al rito bizantino». Cfr. Gaetano Passarelli, Studi sull’Oriente CristianoAlcune note sulla cronologia della vita di Francesco Paolo Solano, Accademia Angelica-Costantiniana di Lettere Arti e Scienze, Roma 2013, pag. 168.

(3) Cfr. Gaetano Passarelli, op.cit, pag. 171-172.

(4) Ibidem, pp. 172-173.

(5) Cfr. Delibera del Consiglio di Dipartimento di Linguistica dell’8.10.1990, pubblicata integralmente in Francesco Altimari (a cura di), Atti del I° Seminario Internazionale di Studi albanesi (Rende – San Demetrio Corone, 7-8 giugno 1991), Rende 1993, pag. IV.

 

Fiorella De Rosa

Estratto da P. Francesco Solano - (fondazioneuniversitariasolano.it)

1 commento:

  1. Q di quali titoli linguistici era attestato, in quali e quanti istituti accademici?

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