Petizione
di un folto gruppo di intellettuali Albanesi, Kosovari e Italiani al Presidente
della Repubblica, al Parlamento e all’Accademia delle Scienze del Kossovo e al Presidente
della Repubblica di Albania riguardo il dibattito sollevatosi qualche tempo
addietro sulla questione dell’alterazione dei contenuti nei testi scolastici ed
universitari di Storia, in uso negli istituti ed atenei del Kosovo, inerenti il
periodo del’invasione ottomana.
Infatti il governo Kosovaro, sotto la forte spinta di quello turco, cerca, attraverso una pseudo commissione scientifica, di alterare le essenzialità di uno dei periodi più bui e tragici non solo della storia albanese, ma anche di quella balcanica e dell’Europa tutta.
I fatti storici e gli argomenti scientifici, è scritto nella petizione, sono eventi e momenti importanti nella storia di una nazione.
L’invasione turca nei balcani e in questo caso nel Kosovo, ha costituito una tragedia per le popolazioni albanesi e un dramma indelebile per l’intera Nazione e tutto ciò non può essere modificato da un sistema politico arroccato al potere dove negligente ed incoerente, nonché di scarsa qualità diplomatica, appare la sua genialità.
L’interpretazione della Storia non deve essere retaggio del potere politico o degli “appetiti dei turchi”, questi ultimi intenti a farsi riconoscere, soprattutto in questo periodo, come santi del passato e profeti di oggi.
Modificare la Storia è un gesto inconsulto e questo il governo kosovaro lo sta facendo dietro la spinta di quello turco - continua la lettera- senza considerare la possibile ritorsione dei Serbi che già da tempo richiedono l’inserimento di un loro amministratore nell’attuale configurazione politica del neo nato stato del Kosovo.
“La verità è incontrovertibile”, affermò Winston Churchill e su questa premessa è necessario che si basi la nostra storia.
L’obiettivo primo della storia deve essere sempre la verità che va ricercata con metodologia scientifica e non con pseudo-commissioni, preposte, in maniera arbitraria, a redigere o modificare contenuti storiografici, ormai oggetto dei maggiori studiosi del mondo. Non si possono occultare i genocidi perpetrati dagli Ottomani nel periodo della loro occupazione, come non si può celare ai posteri che costoro proibirono la parlata albanese in territorio albanese e imponendo la propria religione ad un popolo nato libero e fiero.
Non è possibile cancellare dai libri di Storia la diaspora degli Arbereshe, che in massa, nel corso del XV e XVI furono costretti abbandonare i lidi della madrepatria e raggiungere quelli italiani per non cadere vittime della loro inaudita ferocia.
Le aspirazioni turche sono inaccettabili visto che loro unico intento è quello di spezzare la spina dorsale ad una entità etnica nazionale ricchissima di tradizione storica.
E’ nostro desiderio, affermano i richiedenti nella missiva, che permangano fra i due paese, nell’interesse di entrambi, buoni rapporti diplomatici, ma senza dimenticare ciò che asseriva Aristotele: Amicus Plato, sed Magis Veritas Amica” (ho un amico in Platone, ma la mia migliore amica è la verità).
Pertanto i firmatari della petizione chiedono, in nome della Verità Storica, al Governo del Kosovo, all’Assemblea Nazionale del Kosovo, alle Istituzioni Culturali e Accademiche e agli studiosi, di non tradire la propria coscienza professionale e nazionale, di rivedere con disciplina tale decisione arbitraria e antinazionale, di sciogliere la pseudo-commisione scientifica (turca e kosovara), permettendo che il lavoro venga svolto invece da istituzioni e studiosi attraverso un rigido e dottrinario metodo scientifico e non secondo la volontà trasformistica interessata dell’attuale linea politica del governo turco.
Infatti il governo Kosovaro, sotto la forte spinta di quello turco, cerca, attraverso una pseudo commissione scientifica, di alterare le essenzialità di uno dei periodi più bui e tragici non solo della storia albanese, ma anche di quella balcanica e dell’Europa tutta.
I fatti storici e gli argomenti scientifici, è scritto nella petizione, sono eventi e momenti importanti nella storia di una nazione.
L’invasione turca nei balcani e in questo caso nel Kosovo, ha costituito una tragedia per le popolazioni albanesi e un dramma indelebile per l’intera Nazione e tutto ciò non può essere modificato da un sistema politico arroccato al potere dove negligente ed incoerente, nonché di scarsa qualità diplomatica, appare la sua genialità.
L’interpretazione della Storia non deve essere retaggio del potere politico o degli “appetiti dei turchi”, questi ultimi intenti a farsi riconoscere, soprattutto in questo periodo, come santi del passato e profeti di oggi.
Modificare la Storia è un gesto inconsulto e questo il governo kosovaro lo sta facendo dietro la spinta di quello turco - continua la lettera- senza considerare la possibile ritorsione dei Serbi che già da tempo richiedono l’inserimento di un loro amministratore nell’attuale configurazione politica del neo nato stato del Kosovo.
“La verità è incontrovertibile”, affermò Winston Churchill e su questa premessa è necessario che si basi la nostra storia.
L’obiettivo primo della storia deve essere sempre la verità che va ricercata con metodologia scientifica e non con pseudo-commissioni, preposte, in maniera arbitraria, a redigere o modificare contenuti storiografici, ormai oggetto dei maggiori studiosi del mondo. Non si possono occultare i genocidi perpetrati dagli Ottomani nel periodo della loro occupazione, come non si può celare ai posteri che costoro proibirono la parlata albanese in territorio albanese e imponendo la propria religione ad un popolo nato libero e fiero.
Non è possibile cancellare dai libri di Storia la diaspora degli Arbereshe, che in massa, nel corso del XV e XVI furono costretti abbandonare i lidi della madrepatria e raggiungere quelli italiani per non cadere vittime della loro inaudita ferocia.
Le aspirazioni turche sono inaccettabili visto che loro unico intento è quello di spezzare la spina dorsale ad una entità etnica nazionale ricchissima di tradizione storica.
E’ nostro desiderio, affermano i richiedenti nella missiva, che permangano fra i due paese, nell’interesse di entrambi, buoni rapporti diplomatici, ma senza dimenticare ciò che asseriva Aristotele: Amicus Plato, sed Magis Veritas Amica” (ho un amico in Platone, ma la mia migliore amica è la verità).
Pertanto i firmatari della petizione chiedono, in nome della Verità Storica, al Governo del Kosovo, all’Assemblea Nazionale del Kosovo, alle Istituzioni Culturali e Accademiche e agli studiosi, di non tradire la propria coscienza professionale e nazionale, di rivedere con disciplina tale decisione arbitraria e antinazionale, di sciogliere la pseudo-commisione scientifica (turca e kosovara), permettendo che il lavoro venga svolto invece da istituzioni e studiosi attraverso un rigido e dottrinario metodo scientifico e non secondo la volontà trasformistica interessata dell’attuale linea politica del governo turco.
Tra i firmatari italo albanesi sono da menzionare:
Ardian Ndreca (filosofo Università Urbaniana di Roma, Italia)Anton Berishaj (critico letterario, poeta, Università di Prishtina) Franco Altimari (Albanologo dep. Rettore Università della Calabria, Italia)Matteo Mandalà (Albanologo Università di Palermo)
Francesco Marchianò (Docente Storico Italia)Ardian Ndreca (filosofo Università Urbaniana di Roma, Italia)Anton Berishaj (critico letterario, poeta, Università di Prishtina) Franco Altimari (Albanologo dep. Rettore Università della Calabria, Italia)Matteo Mandalà (Albanologo Università di Palermo)
Vincenzino Vaccaro (Saggista Storico Italia)
Brunilda Ternova (giornalista Pubblicista Italia)
Agron Tufo (scrittore, Università di Tirana)
Artan Shkreli (architetto)
Agron GJEKMARKAJ critico letterario, UT)
Anton Gojcaj (sceneggiatore)
Arian Krasniqi (drammaturgo)
Aleksander Cipa (presidente dell'Unione dei Giornalisti, poeta, pubblicista)
Agreta Gashi ( medici, l'Università di Prishtina)
Antonio Gashi (violoncellista, Università di Prishtina)
Arben Rugova (giornalista, pubblicista)
Aida Dismondy (PhD)
Ardian Haxhaj (sceneggiatore)
Approccio Krasniqi (scienze politiche, Università di Tirana)
Arbana. F. Xharra (editore, giornalista)
Avni Zogiani (attivista della società civile, pubblicista)
Albert P. Nicholas (antropologo, Università di Tirana)
Aljula Jubani (studi albanese, Università di Tirana)
Angjelin Stefano (Università di Tirana)
Arlind Doberdolani (studente)
Anila Malile (diplomatico)
Adnan Mustafa (farmacista)
Alfred Duca, avvocato)
Alda Bregasi (Cardiologia, Università Yale)
Aslan Muharram (traduttore)
Beqë Cufaj (scrittore, pubblicista)
Brunilda Ternove (giornalista, traduttore)
Bujar Kapllani (scultore)
Morina Trust (storico)
Begzad Baliu (studi albanese, Università di Pristina)
Bardhyl Matraxhiu (critica, UT)
Franco Bianco (scrittore, pubblicista)
Behar Iglesias (scrittore, ricercatore),
Bardhyl Londo (poeta, Gran Maestro)
Aldi Suta (critico letterario, Università di Aleksander Xhuvani)
Donika Gervalla-Schwarz (attivista, pubblicisti)
Daut Demaku (sceneggiatore)
Dorian Chariot (pubblicista, UT)
Endurance Caca (poeta) Eugene Merlika (pubblicista, scrittore)
Elida Buçpapaj (poeta, editore)
Edita Kuçi Ukaj (editore, traduttore)
Entela Kasi (scrittore, presidente di New Pen Center)
Erion Hasanbelliu (elettricista )
Franco Altimari (Albanologo dep. Rettore, Università della Calabria, Italia)
Femi Cakolli (critico letterario)
Acka Butterfly (sceneggiatore)
Surroi Flame (editore)
Francesco Marchianò (docente di Spezzano Albanese Calabria)
Fahri Xharra (pubblicista)
Fatmir Terziu ( scrittore, critico d'arte)
Bandiera Shehu (compositore, Gran Maestro)
Joy Gurga (studi albanese, Università degli Studi di Palermo, Italia)
Giuseppina Turano (studi albanese)
Joy Alpioni (sociologo, Università di Birmingham)
Chris Basha (poeta, traduttore)
John Berisha (storico, Istituto di Storia)
George Filipaj (giornalista, scrittore)
John Keka (pubblicista)
George Bajram Kabashi (pubblicista)
Halil Haxhosaj (scrittore, critico letterario)
Ismail Kadare (sceneggiatore)
Iris Elezi (regista)
Imer Mushkolaj (pubblicista)
Isak Ahmeti (studi albanesi, sceneggiatore)
Zajmi Rugova (scrittore, giornalista)
Irena John (poeta)
Ismail Rugova (biblioteca, traduttore)
Yahya Drançolli (storico, docente)
Jonila Godole (traduttore, sceneggiatore)
M. Shala (critico letterario, Università di Prishtina)
Kole M. Berisha (ex capo del parlamento del Kosovo, pubblicista),
Kolec Traboini (poeta, regista)
Stani laser (sceneggiatore)
Lucia Nadin (studi albanese)
Lush Culaj (storico, Pristina albanologia Institute)
Leonard Seiti poeta)
Doccia Ledia (poeta, traduttore)
Lis Bukuroca (Naser Ali) (publicista)
Lediana Stillo (poeta, traduttore)
Matteo Mandalà (Albanologo Università degli Studi di Palermo, Italia), Majlinda Bregasi (studi albanese, Università di Prishtina)
Martin Berishaj (scienze politiche, Università di Lubiana)
Mirela Kumbaro
Monica Genesin (studi albanese, Università del Salento - Lecce, Italia)
Maks Velo (pittore)
Mentor Quku (storico della letteratura)
Migena Kapllani (insegnante)
Mira Tafani (insegnante) Ndue Ukaj (critico letterario, scrittore)
Natasha Lushaj (poeta, critico letterario )
Ndue Gjika (sceneggiatore)
Nexhat Latifi (uomo d'affari) Persida Asllani (critico letterario, UT)
Pandeli Cina (medico) Preveza Abrashi (medico, Università di Prishtina)
Prend Buzhala (scrittore, critico letterario),
Petrit Palushi (sceneggiatore , un critico letterario)
Peter Tase (traduttore)
Petrit Ruka (poeta, direttore della fotografia)
Qibrie Demiri-Franc (poeta, Università di Prishtina)
Qazim Namani (storico)
Romeo Gurakuqi (storico, UET)
Rudolf Mark (sceneggiatore) Romeo Çollaku (scrittore, traduttore )
Ragip Syla (sceneggiatore) Rita Salihu (poeta, attivista)
Recep Shah (poeta, pubblicista).
Sali Bashota (poeta, professore presso l'Università di Pristina)
Skender Zogaj (scrittore, pubblicista)
Skender Buçpapaj (pubblicista)
Sabit Rrustemi (poeta)
Shaban Sinan (studioso e storico della letteratura)
Sadik Bejko (poeta)
Shaip (direttore della manifestazione "I giorni della Naim", poeta) Shpend Bang (Professore di storia dell'arte e multimedia)
Sollaku Noah (sceneggiatore)
Trina Gojani (poeta, traduttore)
Lushi uk (scrittore, pubblicista)
Vincenzino Vaccaro (Saggista storico, Italia)
Visar Zhiti (poeta, Gran Maestro)
Vlora Baruti (musicista)
Virgil Kule (pubblicista, ricercatore)
Vladimir Beja (ex comandante della flotta)
K. Visar Berisha (medico, Università di Prishtina)
Zenel Kelmendi (ex rettore dell'Università di Pristina)
Zef Fontana (LPI)
Xhavit Beqiri (poeta, Università di Prishtina)
Ahmad Jamal (critico letterario, pubblicista).
Artan Shkreli (architetto)
Agron GJEKMARKAJ critico letterario, UT)
Anton Gojcaj (sceneggiatore)
Arian Krasniqi (drammaturgo)
Aleksander Cipa (presidente dell'Unione dei Giornalisti, poeta, pubblicista)
Agreta Gashi ( medici, l'Università di Prishtina)
Antonio Gashi (violoncellista, Università di Prishtina)
Arben Rugova (giornalista, pubblicista)
Aida Dismondy (PhD)
Ardian Haxhaj (sceneggiatore)
Approccio Krasniqi (scienze politiche, Università di Tirana)
Arbana. F. Xharra (editore, giornalista)
Avni Zogiani (attivista della società civile, pubblicista)
Albert P. Nicholas (antropologo, Università di Tirana)
Aljula Jubani (studi albanese, Università di Tirana)
Angjelin Stefano (Università di Tirana)
Arlind Doberdolani (studente)
Anila Malile (diplomatico)
Adnan Mustafa (farmacista)
Alfred Duca, avvocato)
Alda Bregasi (Cardiologia, Università Yale)
Aslan Muharram (traduttore)
Beqë Cufaj (scrittore, pubblicista)
Brunilda Ternove (giornalista, traduttore)
Bujar Kapllani (scultore)
Morina Trust (storico)
Begzad Baliu (studi albanese, Università di Pristina)
Bardhyl Matraxhiu (critica, UT)
Franco Bianco (scrittore, pubblicista)
Behar Iglesias (scrittore, ricercatore),
Bardhyl Londo (poeta, Gran Maestro)
Aldi Suta (critico letterario, Università di Aleksander Xhuvani)
Donika Gervalla-Schwarz (attivista, pubblicisti)
Daut Demaku (sceneggiatore)
Dorian Chariot (pubblicista, UT)
Endurance Caca (poeta) Eugene Merlika (pubblicista, scrittore)
Elida Buçpapaj (poeta, editore)
Edita Kuçi Ukaj (editore, traduttore)
Entela Kasi (scrittore, presidente di New Pen Center)
Erion Hasanbelliu (elettricista )
Franco Altimari (Albanologo dep. Rettore, Università della Calabria, Italia)
Femi Cakolli (critico letterario)
Acka Butterfly (sceneggiatore)
Surroi Flame (editore)
Francesco Marchianò (docente di Spezzano Albanese Calabria)
Fahri Xharra (pubblicista)
Fatmir Terziu ( scrittore, critico d'arte)
Bandiera Shehu (compositore, Gran Maestro)
Joy Gurga (studi albanese, Università degli Studi di Palermo, Italia)
Giuseppina Turano (studi albanese)
Joy Alpioni (sociologo, Università di Birmingham)
Chris Basha (poeta, traduttore)
John Berisha (storico, Istituto di Storia)
George Filipaj (giornalista, scrittore)
John Keka (pubblicista)
George Bajram Kabashi (pubblicista)
Halil Haxhosaj (scrittore, critico letterario)
Ismail Kadare (sceneggiatore)
Iris Elezi (regista)
Imer Mushkolaj (pubblicista)
Isak Ahmeti (studi albanesi, sceneggiatore)
Zajmi Rugova (scrittore, giornalista)
Irena John (poeta)
Ismail Rugova (biblioteca, traduttore)
Yahya Drançolli (storico, docente)
Jonila Godole (traduttore, sceneggiatore)
M. Shala (critico letterario, Università di Prishtina)
Kole M. Berisha (ex capo del parlamento del Kosovo, pubblicista),
Kolec Traboini (poeta, regista)
Stani laser (sceneggiatore)
Lucia Nadin (studi albanese)
Lush Culaj (storico, Pristina albanologia Institute)
Leonard Seiti poeta)
Doccia Ledia (poeta, traduttore)
Lis Bukuroca (Naser Ali) (publicista)
Lediana Stillo (poeta, traduttore)
Matteo Mandalà (Albanologo Università degli Studi di Palermo, Italia), Majlinda Bregasi (studi albanese, Università di Prishtina)
Martin Berishaj (scienze politiche, Università di Lubiana)
Mirela Kumbaro
Monica Genesin (studi albanese, Università del Salento - Lecce, Italia)
Maks Velo (pittore)
Mentor Quku (storico della letteratura)
Migena Kapllani (insegnante)
Mira Tafani (insegnante) Ndue Ukaj (critico letterario, scrittore)
Natasha Lushaj (poeta, critico letterario )
Ndue Gjika (sceneggiatore)
Nexhat Latifi (uomo d'affari) Persida Asllani (critico letterario, UT)
Pandeli Cina (medico) Preveza Abrashi (medico, Università di Prishtina)
Prend Buzhala (scrittore, critico letterario),
Petrit Palushi (sceneggiatore , un critico letterario)
Peter Tase (traduttore)
Petrit Ruka (poeta, direttore della fotografia)
Qibrie Demiri-Franc (poeta, Università di Prishtina)
Qazim Namani (storico)
Romeo Gurakuqi (storico, UET)
Rudolf Mark (sceneggiatore) Romeo Çollaku (scrittore, traduttore )
Ragip Syla (sceneggiatore) Rita Salihu (poeta, attivista)
Recep Shah (poeta, pubblicista).
Sali Bashota (poeta, professore presso l'Università di Pristina)
Skender Zogaj (scrittore, pubblicista)
Skender Buçpapaj (pubblicista)
Sabit Rrustemi (poeta)
Shaban Sinan (studioso e storico della letteratura)
Sadik Bejko (poeta)
Shaip (direttore della manifestazione "I giorni della Naim", poeta) Shpend Bang (Professore di storia dell'arte e multimedia)
Sollaku Noah (sceneggiatore)
Trina Gojani (poeta, traduttore)
Lushi uk (scrittore, pubblicista)
Vincenzino Vaccaro (Saggista storico, Italia)
Visar Zhiti (poeta, Gran Maestro)
Vlora Baruti (musicista)
Virgil Kule (pubblicista, ricercatore)
Vladimir Beja (ex comandante della flotta)
K. Visar Berisha (medico, Università di Prishtina)
Zenel Kelmendi (ex rettore dell'Università di Pristina)
Zef Fontana (LPI)
Xhavit Beqiri (poeta, Università di Prishtina)
Ahmad Jamal (critico letterario, pubblicista).
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