mercoledì 1 maggio 2013

Firmo, la Capitale del degrado generalizzato


 

Si continua a concepire la Cultura come inutile elemento per una ricostruzione socio economica. Nel recente passato, ministri, assessori regionali e provinciali preposti agli sviluppi culturali, hanno ritenuto opportuno dare poca importanza a tale attività. La cultura è vita; essa esercitata nelle dovute forme e da una classe dirigente competente, diventa spinta propulsiva, e nelle intermediazioni, volano di sviluppo economico e sociale.  Ogni comunità, ormai è consapevole dell’importanza portante della cultura, che , se emarginata o sostituita nella sua funzione primaria, determina il degrado generalizzato. Firmo , attraverso la palese negligenza dell’Amministrazione Comunale e della figura oligarchica del Sindaco Governatore, non certo paragonabile alla schiera dei luminari dell’assolutismo monarchico, vive nella stabilità del degrado dove la gravità diviene accentuante, anche dalla passività delle opposizioni in seno al consiglio comunale. Sembra che a nessuno interessi questa ex ridente comunità. Carlo III di borbone, nella sua opera riformistica, riteneva che il bello è strettamente collegato al sapere.  A Firmo non c’è niente di bello, solo la forte onestà dei cittadini. Strutture culturali di un certo riguardo, come il proto convento dei domenicani, vengono utilizzate per fini che sono ben lungi dalle reali funzioni che esse dovrebbero svolgere. Giorni fa una comitiva di anziani napoletani, chiese ad una signora di Firmo:  - scusi c’è qualcosa da visitare in questo paese?- La signora: - ci sarebbe la Chiesa e il Convento dei Domenicani che però non offre nulla di buono- uno dei signori senza esitare continuò: - abbiamo visitato molte bellissime comunità albanofone in Calabria, non è che questo è il cesso?- Mi sono recato una decina di giorni fa presso il sindaco per chiedergli le reali intenzioni dell’amministrazione comunale riguardo la ricorrenza delle Vallje… il sindaco e vice sindaco si sono vicendevolmente scaricati i barili, facendo capire, a chi non dovrebbe capire, che il demonio è il ragioniere del comune. Nessuno si è degnato fra gli amministratori di rivolgersi alla Provincia per poter ricevere “qualche fondo”…nessuno! Ufficio del Sindaco 26 aprile:  il sindaco mi riferisce che un contributo per la realizzazione dell’evento è stato chiesto alla Regione. Se ha realmente chiesto un contributo, lo ha fatto solo 4 giorni prima della data di svolgimento delle Vallje?   ..…a me è parsa una bufala gigantesca. Inoltre, a dire il vero, non posso dargli torto…non si possono fare le Vallje in un paese semi cadente, pieno di buca e circondata da erbacce infestanti. Intanto dal progetto Arcipelago Arberia sono stati assegnati  al Comune di Firmo, in qualità di comunità di minoranza linguistica,circa 300.000 euro per la tutela e la salvaguardia delle etnia arberesh. Il Sindaco Governatore nel suo “Illuminismo Assoluto” li destina per restauro e ampliamento del museo della civiltà contadina…cioè non è che vuole giustificare la spesa di questo denaro per tali cause?  Non è che si va a recuperare qualche botte vecchia o qualche aratro buttato in un angolo di ferrovecchio e si giustificano i 300.000 euro? Staremo a vedere. Il sindaco con i suoi 3 o 4 assessori che sono obbligati a dire sempre di si, si vergogna anche di pubblicare on line le deliberazioni di giunta…vi pare poco?  Signori sto parlando di 300.000 euro non di 25.000 euro destinati allo sportello unico linguistico anch’essi spariti nel nulla. Il Governatore di Firmo secondo voi è tenuto a rendere conto alla cittadinanza tali inspiegabili e malcelati comportamenti?

Il vero dramma è che a Firmo si è perso il senso della politica democratica: non esiste un governo serio, non esiste una opposizione.

                                                                                      VINCENZINO VACCARO

 

 

 

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