Si continua a concepire la
Cultura come inutile elemento per una ricostruzione socio economica. Nel
recente passato, ministri, assessori regionali e provinciali preposti agli
sviluppi culturali, hanno ritenuto opportuno dare poca importanza a tale
attività. La cultura è vita; essa esercitata nelle dovute forme e da una classe
dirigente competente, diventa spinta propulsiva, e nelle intermediazioni,
volano di sviluppo economico e sociale.
Ogni comunità, ormai è consapevole dell’importanza portante della
cultura, che , se emarginata o sostituita nella sua funzione primaria,
determina il degrado generalizzato. Firmo , attraverso la palese negligenza
dell’Amministrazione Comunale e della figura oligarchica del Sindaco
Governatore, non certo paragonabile alla schiera dei luminari dell’assolutismo
monarchico, vive nella stabilità del degrado dove la gravità diviene
accentuante, anche dalla passività delle opposizioni in seno al consiglio
comunale. Sembra che a nessuno interessi questa ex ridente comunità. Carlo III
di borbone, nella sua opera riformistica, riteneva che il bello è strettamente
collegato al sapere. A Firmo non c’è
niente di bello, solo la forte onestà dei cittadini. Strutture culturali di un
certo riguardo, come il proto convento dei domenicani, vengono utilizzate per
fini che sono ben lungi dalle reali funzioni che esse dovrebbero svolgere.
Giorni fa una comitiva di anziani napoletani, chiese ad una signora di
Firmo: - scusi c’è qualcosa da visitare
in questo paese?- La signora: - ci sarebbe la Chiesa e il Convento dei
Domenicani che però non offre nulla di buono- uno dei signori senza esitare
continuò: - abbiamo visitato molte bellissime comunità albanofone in Calabria,
non è che questo è il cesso?- Mi sono recato una decina di giorni fa presso il
sindaco per chiedergli le reali intenzioni dell’amministrazione comunale
riguardo la ricorrenza delle Vallje… il sindaco e vice sindaco si sono
vicendevolmente scaricati i barili, facendo capire, a chi non dovrebbe capire,
che il demonio è il ragioniere del comune. Nessuno si è degnato fra gli
amministratori di rivolgersi alla Provincia per poter ricevere “qualche
fondo”…nessuno! Ufficio del Sindaco 26 aprile:
il sindaco mi riferisce che un contributo per la realizzazione
dell’evento è stato chiesto alla Regione. Se ha realmente chiesto un
contributo, lo ha fatto solo 4 giorni prima della data di svolgimento delle
Vallje? ..…a me è parsa una bufala
gigantesca. Inoltre, a dire il vero, non posso dargli torto…non si possono fare
le Vallje in un paese semi cadente, pieno di buca e circondata da erbacce
infestanti. Intanto dal progetto Arcipelago Arberia sono stati assegnati al Comune di Firmo, in qualità di comunità di
minoranza linguistica,circa 300.000 euro per la tutela e la salvaguardia delle
etnia arberesh. Il Sindaco Governatore nel suo “Illuminismo Assoluto” li
destina per restauro e ampliamento del museo della civiltà contadina…cioè non è
che vuole giustificare la spesa di questo denaro per tali cause? Non è che si va a recuperare qualche botte
vecchia o qualche aratro buttato in un angolo di ferrovecchio e si giustificano
i 300.000 euro? Staremo a vedere. Il sindaco con i suoi 3 o 4 assessori che
sono obbligati a dire sempre di si, si vergogna anche di pubblicare on line le
deliberazioni di giunta…vi pare poco?
Signori sto parlando di 300.000 euro non di 25.000 euro destinati allo
sportello unico linguistico anch’essi spariti nel nulla. Il Governatore di
Firmo secondo voi è tenuto a rendere conto alla cittadinanza tali inspiegabili
e malcelati comportamenti?
Il vero dramma è che a Firmo si è
perso il senso della politica democratica: non esiste un governo serio, non
esiste una opposizione.
VINCENZINO
VACCARO
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